Processi di orientamento al futuro. La libertà e la creatività come categorie interpretative
DOI:
https://doi.org/10.53136/97912218193732Parole chiave:
futuro, orientamento formativo, narrazione di sè, libertà, creativitàAbstract
Il futuro percepito, vissuto e progettato rappresenta una delle principali categorie pedagogiche che richiede di essere analizzata nel quadro delle rappresentazioni sociali e degli itinerari di orientamento che conducono gli individui a proiettarsi in un tempo immaginato. Rispetto al passato la mancanza di linearità nei percorsi esistenziali impedisce di stabilire una precisa tassonomia dei processi di scelta che, compiendosi al di fuori di schemi consolidati, richiedono sfide più complesse e critiche, come quella della continua ed incessante ri-definizione identitaria. A tal proposito può risultare utile richiamare il costrutto della problematicità per ricordare che essa si configura come quella condizione data di essere nel mondo, contraddistinta da caratteristiche che in parte sono il frutto delle scelte dell’individuo, in parte connesse al contesto precostituito. Orientarsi al futuro vuol dire procedere secondo un protagonismo esistenziale, ossia impegnarsi responsabilmente in un progetto laborioso di trasformazione della condizione iniziale. In tale cornice, il futuro è da intendersi come una domanda di natura sociale ed una precisa responsabilità educativa, che si presenta allo stesso tempo come una questione che attende risposte individuali, soggettive ed uniche. L’articolo propone una riflessione sui processi di orientamento al futuro ed intreccia le categorie della libertà e della creatività, come aspetti che ne qualificano la natura.
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